"RIUSCIRO' IN 30 PUNTATE A TROVARE L'UOMO DELLA MIA VITA? BOH!" (Originale radiofonico di Andrea Jeva e M. Amelia Monti) I diritti d'autore di "Riuscirò in 30 puntate a trovare l'uomo della mia vita? Boh!" sono protetti e tutelati dalla Soc. S.I.A.E. (Societa' Italiana degli Autori ed Editori). Le rappresentazioni e pubblicazioni sono soggette a royalty. Ogni richiesta relativa ai diritti d'autore, dovra' essere indirizzata a: S.I.A.E. / Sezione D.O.R. / Viale della Letteratura, 30 / 00144 Roma - Italy - L'autore richiede di essere informato per ogni produzione del presente lavoro - L'autore puo' essere contattato attraverso la S.I.A.E., o direttamente con e-mail (infogatto@andrea-jeva.it N.B. togliere il nome dell'animale dall'indirizzo) Titoli di testa (E/o di coda): (Musica) Speaker - (Abbiamo trasmesso) Tre minuti con... Maria Amelia Monti... In: Mariamelia - Riuscirò in 30 puntate a trovare l'uomo della mia vita? Boh! Speaker - Di Andrea Jeva e M. Amelia Monti. Regia di ________________ (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) 1^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Oggi ho veramente deciso così, devo trovarmi l'uomo della mia vita in queste trenta puntate. Poi da quando la mia amica Laura mi ha regalato il trattato dell'amore di Stendhal, che è quello che ha anche una ditta di cosmetici, ho capito che quando una ha trovato il suo equilibrio da sola, sta bene, e magari sono due anni che è sola e non ha più bisogno di un uomo perché si è abituata... Ecco, deve preoccuparsi. Non so esattamente perché ma ne sono sicura! Leggendo Stendhal io l'ho capito, l'uomo della vita lo voglio!? ...O non lo voglio? Ma scusate, l'uomo della vita vuol dire che devo avere da adesso fino a quando muoio sempre di fianco lo stesso uomo? Senza mai cambiarlo? In qualsiasi situazione? Io non so se me la sento, a me piace il riciclo... Magari non so, per tre quattr'anni, tho, tagliam la testa al toro, sette! Ecco facciamo così, invece che per la vita mi trovo l'uomo dei sei sette anni. Poi se ci si trova bene possiamo prorogare (Pausa). No, perché io non è che sono una santa, ma non sono neanche una puttana, cioè io sono una via di mezzo, un po' un ibrido: né carne né pesce, come mi diceva Livio il mio ultimo fidanzato. Perché io ho avuto fidanzati, ne ho avuti 30, con quindici però non ho avuto rapporti completi. Per esempio con Livio quando si arrivava al punto giusto... Cos'è il punto giusto... Quando uno si sente pronta per avere un contatto fisico. Io gli dicevo: - Senti Livio, io mi sento proprio cotta al "Punto giusto", hai capito no? -. E lui mi diceva: - Maria Amelia, basta, non dire queste cose, sei impazzita? Maria Amelia, non toccarmi basta, "Sono omosessuale sono!" -. E io non ci credevo, pensavo che scherzasse e invece era vero, è omosessuale. Va beh, morale. Voglio approfittare di questo spazio radiofonico per dire a tutti gli uomini che vogliono trovare la loro donna dei sei sette anni, con eventuale proroga, di telefonare alla mia amica Laura che vi fisserà un appuntamento con me, e poi vediamo. Io non ho preferenze, basta che siate un po' sul viscido, così non mi creo problemi quando poi ci lasciamo. Il numero di Laura è: 039839-10-11-12 prefisso, il telefono è 9. (Pausa). Siccome Laura è una furbetta, non uscite con lei è con me che dovete uscire. Ho delle bellissime gambe quando me le rado, e me le rado di rado. (Risatina). (Musica e titoli di coda) 2^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ieri mi ha telefonato mio papà e io gli ho chiesto: - Ma cosa fai papà, vuoi avere un appuntamento con me? Guarda che devi telefonare alla Laura eh? - e mi sono messa a ridere. Lui mi ha detto: - Cià, dai non fare la stupida che devo lavorare... Mettila via l'IVA dei soldi che prendi dalla radio se ti pagano, perché io non te la pago più l'IVA, eh? ...Poi io e la mamma siamo un po' preoccupati, il Massimo di Bellano... - (Agli ascoltatori) Bellano è un paese sul lago di Como non è una parolaccia - ...Ha detto che ti ha sentito che usi la radio per trovarti l'uomo dei sei sette anni, ma cosa fai quelle cose lì alla radio, ma starai mica dando i numeri? -. Allora io gli ho detto che non si deve preoccupare perché io il mio equilibrio da sola l'ho trovato. (Sale pian piano la voce tremula fino a scoppiare in pianto) "... Papà sto bene, sono forte, non voglio un uomo per riempire un buco nero interno, non elemosino compagnia e se approfitto della radio per trovarmi un uomo non è perché mi sento sola, è perché sono ironica, ho un sacco di corteggiatori ma li scarto tutti perché sono selettiva e non perché sono dei mostri e non mi devi agitare, e non sto piangendo per gli uomini è che mi stanno venendo le mestruazioni. Poi scusami, per me non è importante avere dei rapporti sessuali, non è che mi preoccupo delle malattie perché è da due anni, no un anno e otto mesi che non ho rapporti, baci ne ho dati ma rapporti completi no, non mi ricordo neanche come si fa. A volte mi sento così sola papà che mi verrebbe voglia di avere dei bambini e invece mi vengono le mestruazioni perché non ho rapporti sessuali. Poi pà, smettila di telefonarmi che mi agiti. Papà dimmi che finirà questo incubo, dimmi che finirà, che mi sistemerò con una casa con il pavimento di cotto e il camino, pagare insieme al proprio uomo le bollette, al supermercato! Sono una donna non sono una santa e i soldi dell'IVA lo ho spesi tutti. Poi papà, ho voglia di sesso invece, di rapporti carnali, animaleschi... " ...E lui mi ha detto che son tutte grane quelle lì... "No non è vero, non sono grane e smettila di telefonarmi che mi agiti!". (Agli ascoltatori) Oh! Mio papà quando mi telefona ne ha sempre una! (Musica e titoli di coda) 3^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Morale. Ieri ha telefonato uno solo, così ho detto a Laura la mia amica, quella che riceve le telefonate per fissarmi gli appuntamenti con gli uomini... Oh, non uscite con lei eh? E' con me che dovete uscire. (Confidenziale) Lei non ve la consiglio, fra l'altro lei ha... Va beh, non ve lo dico, ha tanti pregi ma c'ha un difetto... Va beh, questo che m'ha chiamato ha gli occhi azzurri, appena ci siamo visti non mi ha detto né "A", né "BA", mi ha caricato sull'Ape in mezzo alle bombole... e ho capito che si chiama "Angelino pronta consegna", l'ho letto sulle bombole... E mi ha portato a casa sua, "Casa sua" in un negozio di casalinghi. E lì, sempre in silenzio, mi ha fatto bere del brodo col vino e lo zucchero. E poi si è messo a tagliarsi le unghie, le ha messe in un cartoncino per poi darle al maiale che dormiva sul divano. Non mi piaceva tanto, però... Non voglio essere troppo esigente all'inizio, che magari uno esigente, zac! Ti va via la possibilità di trovarti l'uomo dei sei sette anni. Così, sorseggiando il brodo col vino e lo zucchero, mi sono detta per cominciare bene, se Stendhal dice, perché io leggo eh, che la prima cosa che deve succedere nell'anima di una che s'innamora è l'ammirazione, adesso con questo boccale di brodo in mano, io l'ammiro. E l'ho ammirato per cinque minuti mentre lui accarezzava il maiale. Poi ho ammirato per altri cinque minuti il maiale che si lasciava accarezzare da quel... Stavo dicendo schifosone... E mi sono addormentata. Adesso non ci crederete, ma quando mi sono svegliata, ero nuda abbracciata al maiale. Lui non c'era, c'era sua moglie che stava scollando un topo da una trappola che mi ha detto: - Sa se mio marito le ha scaricate tutte le bombole ieri sera? Perché me ne mancano due... La vuole una tazza di brodo col caffè e una fettina di salame? -. Oh! Sono fissati in quella famiglia col brodo... Poi mi ha detto: - Dopo che si è rivestita, mi aiuta ad alzare la saracinesca del negozio? -. Io mi sentivo... Non so, strana, felice. L'ho aiutata, ho chiamato un taxi, ho consegnato due bombole per la signora e sono venuta qua alla radio... Ma che serata... Ma cosa mi... Sento una puzza! Tutto quello schifo di brodo. No, io vado a casa a lavarmi. Telefonatemi pure per darmi degli appuntamenti, però non so, un minimo... Un po' d'igiene almeno... (Sfumando) Il maiale in casa? ...Ma io non ho le mutande... Ma cos'ho nella borsa, il topo? Ma le bombole le ho consegnate? (Musica e titoli di coda) 4^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Stendhal dice, perché io leggo eh, che "Ciò che umilia le donne galanti, è il loro timore di commettere un grave sbaglio". Io non sono tanto galante, però sono assillata dall'unico sbaglio che ho fatto nella mia vita, che non ho ancora capito qual è. Ieri mattina come tutte le mattine ho pensato: "Mi alzo, faccio colazione e poi torno a letto? O rimango a letto fino a mezzogiorno e poi pranzo direttamente?". Alla fine ho deciso di andare al bar a bere uno yogurt che fa sia da colazione che da pranzo. Mentre mi alzavo pensavo "Mi lavo e mi vesto? O scendo con la tuta poi torno e mi lavo?" Così mi sono messa a leggere un libro bellissimo e mi sono detta "Metto della musica? O sono più concentrata senza?". Alla fine ho deciso di lavarmi i capelli perché me li sentivo un po' sporchi. E mentre andavo in bagno ho pensato che già che c'ero avrei potuto farmi la doccia e ho detto "Ma cosa faccio la doccia a fare che oggi volevo pulire la casa, poi mi risporco e la devo rifare!". Dopo ero così stanca che mi sono rimessa a letto e ho pensato che sono quindici giorni che non cambio le lenzuola, tre giorni che non mi vengono le mestruazioni, una settimana che non faccio la spesa e quasi due anni che non ho un fidanzato fisso" e ho acceso la televisione. Poi mi sono ricordata che dovevo annaffiare le piante, sono uscita sul terrazzo, ho visto il gatto e ho pensato "Va beh, do prima la pappa al gatto e poi bagno le piante". E mentre mi mettevo lo smalto sulle unghie pensavo "Ma oggi non mi ha telefonato nessuno? Ma che ore sono, le dieci? E' tardissimo, ecco perché è buio. Vola il tempo eh. Cosa devo fare domani? Cosa me lo chiedo adesso, che devo andare a letto che è tardi, ci penso domani". (Musica e titoli di coda) 5^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ma sapete che Stendhal è un genio? Ma davvero eh? Tutto quello che ha scritto sull'amore è vero, ma proprio vero eh? Per esempio ieri sera sono uscita con Marcello, no? Anche lui non mi piace, però come dice Laura la mia amica, non devo fidarmi del mio intuito, cioè non devo trovare il pelo nell'uovo. Sapete che Stendhal, perché io leggo eh, dice che i minatori di Salisburgo buttano i rami degli alberi nelle gallerie delle miniere? E poi, due o tre mesi dopo, li ritrovano con miliardi di cristalli brillanti che brillano eh? ...Ma come sto parlando bene... E il ramo precedente non lo riconoscono più... Parlo proprio bene oggi, è incredibile... Beh, Stendhal dice che è così anche per l'amore. Quando non vedi più l'uomo di prima ma tutta una cosa che brilla come un cristallo... E' che sei innamorata. A me non è mai successo, però ieri sera con Marcello, per la prima volta m'è successo una cosa analoga, non uguale, non che l'ho visto diventare tipo un cristallo, ma mentre quando l'ho incontrato nella cucina del ristorante cinese, mi sembrava non bello ma proprio un mostro, dopo un'ora che lo baciavo, pensando che mia madre ha ragione la devo cambiare la moquette del soggiorno, il Marcello mi sembrava quasi un negro, tarchiato... Più che negro mulatto. E dopo una pausa di un'ora perché, non avendo niente da dirci ed essendoci stufati di baciarci, non ci parlavamo, lui m'ha detto: - Ao' nun c'ho voia de fà 'niente! -. Io per adeguarmi e non metterlo in imbarazzo gli ho detto: - Pur'io nun c'ho voia de fà 'niente! -. E poi gli ho detto: - Ao' se teva, possiamo annà a casa mia! -. E lui m'ha detto: - Ma come parli? -. - Come parlo, parlo come parli tu Marcello... -. E lui fà: - Ma chi è Marcello? Io sono Giacomo, ma tu non sei la ragazza di Giorgio che sta in cucina? -. E io: - Ma tu non sei il mulatto negro di Roma? -. - Ma chi sei? Ma vattene brutta cinese! - mi ha detto. Allora io ho salutato Marcello che stava servendo ai tavoli, ho dato uno spintone a uno che mi sembrava Giacomo e me ne sono andata... Ma io ieri sera ho baciato un negro? ...Ma dov'è Laura? ...Ma dove sono alla radio? Ma di che cosa ho parlato fino adesso? E il topo dell'altra sera? ...Ma sto fumando una sigaretta? Oh! Stendhal è proprio un genio eh? (Musica e titoli di coda) 6^ puntata: (Laura) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Nietzsche dice, perché io leggo eh: "Un'invidia consapevole è nello sguardo bieco del vostro disprezzo...". Io non la disprezzo Laura, però forse un po' d'invidia, inconsapevole eh? ...Un briciolo ma proprio un briciolo, ce l'ho. Ad esempio ieri sera siamo uscite con due signori sulla sessantina, gemelli, non mi sembrava vero di avere un uomo simile a quello di Laura, perché all'inizio sembravano uguali, però al ristorante "Lo Chalet" dove ci hanno invitate, ho scoperto che erano diversi e mi piaceva di più quello di Laura. Il mio, Renato, è batterista ma siccome non sa suonare la batteria lavora al supermercato come ...se c'è qualcosa da fare glielo fanno fare. Anche Giampaolo, quello di Laura, lavora al supermercato, lo stesso eh? Ma come proprietario. E poi c'è un'altra cosa: che Giampaolo è bello e Renato è un mostro. A parte il fatto che non mi ricordo più chi ha deciso che io dovevo stare con Renato e lei con Giampaolo perché all'inizio loro non avevano delle preferenze, anzi Renato all'inizio corteggiava Laura e Giampaolo pure, e io ero tranquilla. (Pian piano sale l'invidia per poi scoppiare in rabbia) Con Laura è riposantissimo uscire: fa tutto lei. Parla, ride, cattura l'attenzione di tutti, per cui tu non hai più problemi: non ti guarda nessuno. Non devi neanche sforzarti di parlare, perché nessuno ti chiede niente: parlano solo con lei. Lei fa così perché dice che mi aiuta a rompere il ghiaccio. A me più che il ghiaccio rompe le palle, comunque io l'adoro. E se mi stai ascoltando Laura, non è vero che io ho ordinato le lumache e ho mangiato i gusci per farmi notare, è che contengono il calcio se non lo sai, l'importante è masticarli bene. E se mi sono messa nuda sopra al carrello dei dolci in mezzo al ristorante con due ciliegine sui capezzoli, non l'ho fatto di certo per portarti via il Giampaolo. E poi quando mi sono sentita male e sono caduta sopra le meringhe e mi avete dovuto portare di corsa al pronto soccorso, non è che l'ho fatto apposta per rovinarvi la serata come dici tu, te lo giuro, è che evidentemente non avevo masticato bene i gusci delle lumache. E quando al pronto soccorso dopo che mi hanno fatto la lavanda gastrica, che per me era anche inutile perché di gusci di lumache non è mai morto nessuno, ho baciato il Giampaolo e poi sono svenuta è perché l'ho scambiato per Renato, sono identici! E anche se ero svenuta, ho sentito che tu hai detto ai gemelli, scusatemi ha dei grossi problemi... Li hai tu i grossi problemi! Sai cosa dice Nietzsche? Che se tu mi disprezzi, fai bene, perché io sono una scema a uscire con te. (Musica e titoli di coda) 7^ puntata: (Papà) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Mio padre è sempre ansioso, mi mette sempre in agitazione, pensa sempre che tutte noi figlie siamo delle deficienti. Ieri mi ha chiamato e mi ha chiesto se avevo pagato l'ICIAP e io gli ho detto: - Guarda che al gatto non gli do più l'ICIAP, gli do il CIAPPI -. E lui m'ha detto: - Ma sai cos'è l'ICIAP? Guarda che l'ICIAP è una tassa... -. (Sale pian piano la voce tremula fino a scoppiare in pianto) "Lo so, è inutile che mi tratti come una deficiente, io vivo da sola e non me lo puoi far pesare per sottolineare il fatto che son sola, che sono una ragazza femmina e che se anche adesso la donna si è evoluta e l'uomo maschio si spaventa, si spaventa di che cosa? Cosa c'entro io? E non è vero che non voglio cucinare, mi finisce la bombola? Mi organizzo diversamente, faccio le cose fredde, veloci, panini! Io sono organizzata sai? Non è come lì dalla mamma che si sta un minuto a tavola e quattro ore in cucina a cucinare. E se non ho pagato la multa è perché quando sono andata dal benzinaio per pagarle non li ha voluti i soldi e io l'olio non gliel'ho fatto mettere, per quello ho fuso il motore. E poi ero di corsa e non sapevo più dove avevo messo la macchina e non l'ho più trovata, chissà dov'è finita, dimmelo tu dov'è che dici di sapere sempre tutto. E se mi hanno tagliato la luce e l'acqua è perché sia l'elettricista che l'idraulico se li sono tenuti invece i soldi delle bollette, perché è due anni che pago le bollette a loro. Me l'ha mai detto nessuno che si pagano in posta? Me lo devo sognare? Io comunque sto benissimo senz'acqua e senza luce e senza la macchina che devo prendere il taxi perché sull'autobus mi danno sempre la multa perché mi dimentico sempre il biglietto e allora tantovale prendo il taxi, tanto soldi non ne ho più perché mi hanno rubato il libretto degli assegni e non sapevo che bisognava denunciarlo e mi hanno ritirato quelle trecento mila lire che mi avevi imprestato l'altro giorno e che avevo depositato come mi avevi detto di fare, io cretina che ti do sempre retta. E comunque io sono felice così, perché sono di un'altra generazione e poi sono tranquillissima perché non sono neanche innamorata, non vedo nessuno così non mi agito, non ho problemi di come rapportarmi... Mi telefona non mi telefona, sono brutta sono bella, chi se ne frega! E smettila di telefonarmi che mi agiti!". (Agli ascoltatori) Oh! Ma mio papà quando mi telefona ne ha sempre una! (Musica e titoli di coda) 8^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Che delusione, ma veramente che delusione. E sì che Stendhal l'aveva previsto. Stendhal dice, perché io leggo eh, che prima, nella fase dell'amore, c'è la cristallizzazione cioè quando tu vedi improvvisamente questa persona diventare di cristallo che brilla, a me non è mai capitato però può capitare. E dopo la cristallizzazione viene subito il dubbio e la fase del dubbio vi giuro, è durissima da superare. Ieri sera ho visto Sandro, uno che aveva selezionato Laura. Ah, Laura è quella mia amica che riceve le vostre telefonate per fissarmi gli appuntamenti. Ecco, con Sandro ho avuto solo la fase del dubbio. Sandro è venuto a casa mia all'ora dell'appuntamento con due valige e un cane lupo bestiale: Trinco si chiama. La prima cosa che ha fatto Trinco è stata quella di saltare addosso al mio gatto Chino. - Ma scusa Sandro - gli ho detto - Ma il tuo cane sta mangiando il mio gatto! -. (Con accento sardo) - Ci penso io - parla così. S'è levato la cinghia e ha cominciato a picchiare il cane, ma forte. Poi gli è scappata via la cinghia e mi ha rotto un vaso. Una scena, ho tentato di fermarlo con tutte le mie forze ma mi è arrivato un cazzotto in faccia bestiale. Poi s'è tolto anche lo zoccolo e ha detto: (In sardo) - Ti faccio uscire il sangue dalle orecchie Trinco! -. Poi s'è rimesso lo zoccolo, mi ha cinto la vita con la cinghia e mi ha baciata... E poi siamo andati dal veterinario. Lì mi ha detto che voleva trasferirsi a vivere a casa mia perché non ha un'altra casa. Una delusione. Almeno mi avesse detto: - Toh, scappiamo insieme con Trinco e il tuo gatto Chino -. Io gli avrei detto di no lo stesso, ma almeno non mi sarei sentita così delusa. Oh, càpitano tutte a me, prima Livio che per un anno mi ha detto di essere omosessuale, io non ci credevo ed era vero. Livio è omosessuale, vive con un ragazzo di Rimini adesso, che per me non è omosessuale, lo capisco da come mi guarda. Quasi quasi stasera li chiamo per salutarli. (Musica e titoli di coda) 9^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ieri sera dovevo uscire con Livio il mio ex fidanzato omosessuale, dice che ha dei problemi col ragazzo di Rimini con cui vive e voleva dei consigli da me che sono una donna. E mentre ero in bagno pensavo "Mi trucco o non mi trucco? Forse faccio solo la doccia. Già che faccio la doccia posso anche depilarmi. Se poi però mi depilo mi viene voglia di mettere la gonna e se Livio mi vede con la gonna magari può pensare che io abbia ancora delle strane idee su di lui. Poi magari mi bacia io sicuramente ci sto e chissà cosa si mette in testa. Poi dice che son sempre la solita, che non cambio mai, si blocca e non mi racconta più del suo problema perché il problema sono diventata io. Da un lato è meglio perché non ne posso più sentir parlare di questo ragazzo di Rimini che per me non è di Rimini, e neanche omosessuale. Glielo dico a Livio che secondo me il suo fidanzato non è omosessuale e che l'ho capito da come mi guarda. No, faccio così: mi depilo, mi trucco e mi metto la gonna. Poi se lui tenta di baciarmi io non lo bacio e gli dico - Guarda da amica, ti dico che per me il tuo fidanzato non è omosessuale e siccome sono una donna e tu sei omosessuale, se proprio insisti possiamo baciarci -. Poi lo bacio, mi piace divento di cattiva umore perché non potrò stare con lui perché gli piacciono gli uomini e io sono una donna in più un periodo fragile con dei problemi, mi metto a piangere, lui si sente in colpa si mette a piangere anche lui perché è sensibile così dice lui, non mi accompagna a casa perché non ha la macchina e io devo prendere un taxi che non ho soldi perché da casa di Livio non ci sono mezzi la sera, lui dice te lo pago io perché gli faccio un po' pena non capendo invece che è lui che fa pena a me...". Io non mi depilo, non mi trucco e non faccio la doccia. E non esco neanche con Livio, ma perché devo uscirci? Dove sta scritto? (Musica e titoli di coda) 10^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - "L'amore è come quella che in cielo chiamano la Via Lattea, un ammasso scintillante formato da miriadi di piccole stelle, ciascuna delle quali è una nebulosa...". Henri Beyle, detto Stendhal... Bellissima questa definizione, direi stucchevole se non volesse dire... Cosa vuol dire stucchevole? Va beh, comunque ieri sera Laura mi ha fissato questo appuntamento con Arnaldo... Già il nome: Arnaldo, aperto... Appena l'ho visto era così elegante che l'ho trovato quasi di cattivo gusto. E ho pensato: - Ma non è che sto diventando di cattivo gusto? -. No, perché un po' mi piaceva eh? E poi: - Ma è possibile che uno così aspetta me? -. Poi per verificare che fosse lui quello dell'appuntamento, mi sono accovacciata dietro a una macchina per vedere se stava aspettando davvero me. Stava lì fermo sull'angolo della strada, chiaramente ad aspettarmi. Allora mi sono avvicinata e gli ho detto: - Buongiorno, ciao, salve, come andiamo? Sono Maria Amelia -. Lui tutto ritto, mi ha dato la mano e io non so perché gliel'ho baciata, aveva dei guanti bianchi. Era tutto abbronzato e mi guardava incredulo. Forse era un po' imbarazzato. Allora io per metterlo a suo agio gli ho sorriso (Fa una risatina macabra) e gli ho dato una pacca sulla spalla dicendogli: - Bella la vita eh? Pistolone -. Non so, forse volevo sedurlo, un po' mi piaceva. Forse sarà stata quella giacca bianca con i bottoni d'oro. Allora io gli ho detto: - Dove si va a mangiare bel ciribiciattolo? -. Lui mi ha guardata come se fossi passata col rosso. S'è infilato in testa uno strano coso di plastica bianca, bomboluto, che aveva sotto il braccio che solo dopo ho capito che era un cappello. Poi ha sfilato fuori una specie di paletta di quelle che usano i vigili e mi ha detto: - Ma non lo vede che sto lavorando? -. Oh Madonna! Ma era un vigile: - Scusi - gli ho detto io - Pensavo che fosse Arnaldo, avevo un appuntamento con lui qui in piazza Mancini, per caso non l'ha visto? -. - Guardi che siamo in corso Francia, mi sta prendendo in giro? - mi ha detto. E io: - Ma in che posto siamo? Ma oggi non è Lunedì? Mi scusi ho sbagliato tutto, non faccia quella faccia, mi sono sbagliata, l'Arnaldo lo vedrò domani. Scusi, scusi eh? -. Eh Madonna, sti vigili non fanno altro che creare confusione... (Musica e titoli di coda) 11^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Secondo Stendhal, perché io leggo eh, "La maggior parte degli uomini di mondo, per vanità, per diffidenza o per timore dell'infelicità non si abbandonano all'amore, se non dopo aver raggiunto l'intimità". Beh, l'Arnaldo, quello che avevo scambiato per il vigile perché avevo sbagliato la piazza dell'appuntamento, ieri sera l'ho visto, è proprio un uomo di mondo. Io non so bene cosa voglia dire, però è arrivato tutto elegantissimo, è sceso dal Rover, sì ha il Rover, e mi ha detto: (Con la r moscia) - Piacere Arnaldo -. Io ho detto: - Mamma mia, ma piacere... -. Ero anche imbarazzata, poi mi ha baciato la mano e io gli ho detto: - Merci beaucoup - boh, così... E lui non si è messo neanche a ridere. Ma era proprio bello, aveva una giacca bianca con uno stemma marrone con su scritto "English Post", io glielo stavo staccando perché credevo che fosse un'etichetta e lui mi ha detto: - Lasciamelo stare Maria Amelia se no mia mamma mi picchia -. Ma senza ironia, eh? Poi sulla manica della giacca aveva un disegno di un cavallino che correva, insomma era talmente bello che mi ha messo un senso di disagio e quando lui mi ha detto: - Vieni ti porto al ristorante - in un modo così gentile e raffinato, io gli ho detto: - Guarda veramente, sono angosciata -. E lui mi ha detto: - Oh, non sarà mica colpa mia? -. Io gli ho detto di sì, e lui si è messo a piangere dicendo che non capiva perché angosciava tutti e che è figlio di un becchino e che vive di fianco a un cimitero e che è stato parecchio in una clinica psichiatrica perché è stato piantato da tutte le donne che ha incontrato perché non riusciva ad avere delle erezioni regolari che però non è omosessuale e si sentiva tanto solo e adesso va a parlare con un prete la mattina tre volte a settimana. Allora io non so, per smitizzare la situazione gli sono saltata sulle spalle per giocare all'orso e lui invece di capire che stavo giocando è caduto per terra e si è messo a vomitare della saliva verde dicendo di non preoccuparsi perché gli capita tutti i giorni. Io non me la sono sentita di andare con lui al ristorante e senza trovare neanche una scusa me ne sono andata, tanto non l'ho neanche lasciato solo, c'era una sacco di gente intorno che lo guardava. Però poi quando sono arrivata a casa, mi sono sentita un po' in colpa. Ho telefonato alla mia amica Laura e mi ha detto che ho fatto bene perché con gli uomini bisogna essere un po' duri, ha ragione. (Musica e titoli di coda) 12^ puntata: (Laura) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Nietzsche dice, perché io leggo eh: "La donna non è ancora capace di amicizia: gatte sono ancora e uccellini. O nel migliore dei casi cavalle. Secondo me Nietzsche al contrario di Stendhal si sbaglia, però la mia amica Laura è un po' cavalla. Io le voglio molto bene ma quando fa troppo la puledra m'innervosisce. Lei diventa puledra con gli uomini. Non so cosa le scatta, ma inizia a trotterellare per farsi annusare, poi dice che a letto quando si fa cavalcare le sembra di volare e nitrisce, poi niente, mangia la biada e si fuma una sigaretta. Strana Laura. Comunque trotterellando trotterellando è andata al mare, a Lignano sabbia d'oro per due giorni con un tipo carinissimo. Anche la settimana scorsa gliene gironzolavano alcuni intorno niente male. (Pausa) Chissà dove li trova? Stavo pensando una cosa: (Pian piano le sale il dubbio fino a scoppiare in rabbia) è impossibile vero che lei ne approfitti della fiducia che le ho dato per fissarmi gli appuntamenti con gli uomini che telefonano per me e che magari lei esca con quelli giusti e mi molla gli scarti. Perché non vorrei dire ma da quando lei è al mare e rispondo io alle telefonate ce ne sono di corteggiatori interessanti e non come dice lei "Oggi poca roba". Ieri mi ha telefonato un certo Vittorio di Bra. Io per presentarmi in modo diretto gli ho subito spiegato che la biada non mi piace e che non si deve aspettare che io mi faccia cavalcare per poi volare e nitrire. E neanche che io mi metto a trotterellare, ecco, mi è più facile forse farmi annusare. Gli ho spiegato che io non sono della categoria: donne puledre - Se dovessi definirmi - gli ho detto - Sono della categoria: donna cane da tartufo, e lui ha messo giù la cornetta. Forse non bisogna essere troppo sinceri con gli uomini. Noi della categoria: donne cane da tartufo, forse all'inizio dovremmo fingere di essere: donne cavalle. Infatti subito dopo, quando ha telefonato un certo architetto Giovanni, gli ho subito detto: - Io sono un tipo di donna che prima di farmi cavalcare mangio una bella porzione di biada e fumo una sigaretta e se nitrisco... Non mi ha fatto neanche finire che aveva già messo giù la cornetta. Allora mi sono detta "Forse l'unica è non sbilanciarsi troppo, essere un po' ambigui". Così ho fatto una prova e ho telefonato a Stefano Benni e al posto di dire "Pronto" ho nitrito e poi ho detto: - Non so se sono un cavallo o una cavalla e se mi piace la biada non lo direi certo a te -. E lui: - Pronto chi parla? Chi è? Scema! -. E io ho messo giù la cornetta. Dev'essere rimasto colpitissimo. Comunque penso che è meglio che sia Laura a fissarmi gli appuntamenti, insomma se tornasse dal mare sarei più tranquilla. (Musica e titoli di coda) 13^ puntata: (Papà, dopo che ha trovato uno che pensa di sposare) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ieri mi ha telefonato mio papà perché è venuto a sapere dal Massimo di Bellano... Bellano è un paese non è una parolaccia, che ho annunciato alla radio che probabilmente mi sposo. Mi ha chiesto se sono sicura di questa decisione e io gli ho detto di sì che non mi può mettere sempre tutto in dubbio (Sale pian piano la voce tremula fino a scoppiare in pianto) e che non mi sposo perché mi va di sistemarmi a tutti i costi o perché sono stufa marcia di star da sola e non è il primo che ho trovato ma la mia amica Laura ha fatto una selezione prima. E che non è vero che è uno spiantato, senza un soldino, che mi spende tutti i soldi dell'IVA, e se non mi viene a prendere quando finisco di lavorare alla radio non è perché non mi vuole bene, ma perché non ha la macchina e neanche la patente, perché era tossicodipendente e gliel'hanno tolta per sicurezza. E se ha rubato qualche volta, lo ha fatto per necessità, chi non ha rubato qualche volta? Anche il nonno rubava, anche la nonna rubava. Comunque dì alla mamma che sto benissimo e che non ho portato l'unico quadro bello che ho a mettere la cornice nuova perché me l'ha venduto lui per due lire poverino. Stai tranquillo insomma! Sono in un bellissimo periodo, mi sto per sposare mi sto, non boicottatemi questa cosa tu e la mamma che è l'unica cosa che ho oltre alla nidiata di topi che ho trovato dietro al frigorifero, che mi fanno venire una paura, ma una paura papà! Se mi morsicano i topi e muoio, pagamela tu L'IVA che il mio futuro marito te li restituirà in qualche modo, se ha il culo di trovare uno straccio di lavoro senza essere licenziato il primo giorno. Te li restituirà, stai sicuro. Non sto piangendo, vedi sempre le cose drammatiche tu. E poi guarda che non ho ancora deciso al cento centissimo di sposarlo perché ha un neo sotto l'occhio destro che mi dà fastidio e allora ci sto ancora pensando, quindi stai tranquillo, capito? E poi smettila di telefonarmi che mi agiti! (Agli ascoltatori) Oh, mio papà quando mi telefona ne ha sempre una! (Musica e titoli di coda) 14^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Bello, bellissimo, ma veramente bello, ieri sera non m'ha telefonato nessuno, ma proprio nessuno. Beh, ero così depressa ma così depressa che quasi quasi ho pensato che avrei voluto un bambino, ma non come figlio, come fidanzato, oh! Telefonate a quel numero che vi ho dato, se no mi deprimo. Allora per reagire ho telefonato io a qualcuno, ho chiamato un mio amico delle medie che non vedevo da quindici anni. Mi ha detto che non si ricordava chi ero io, poi mi ha inquadrata e mi ha detto che è sposato e che non può lasciare sua moglie che è gravemente malata. E io gli ho detto: - Ma cosa vuoi? Ma chi ti ha chiesto niente? -. Una depressione. Poi mi ha telefonato Laura che aveva sbagliato numero perché voleva telefonare ad un'altra persona, e mi ha detto: - Fai bene a deprimerti -. - Ma che cosa vuoi? Ma chi ti ha chiesto niente neanche a te? -. Allora alla fine sono scesa, ho visto un signore che sembrava un po' Polanski in brutto e gli ho chiesto: - Perché non mi porta al luna park? -. E lui m'ha portata. Una situazione bellissima, sulle montagne russe, le discese, le salite... Io sapete cos'ho fatto? Ho chiuso gli occhi con il cuore che mi batteva fortissimo e ho fatto la boccuccia da rosa che non facevo da anni, e ho pensato che avrei voluto essere in un altro luogo e in un'altra situazione. Poi ho pensato come dice Stendhal, perché io leggo eh: "Che piacere dare i baci, che piacere riceverli", sì ma non da quel signore, però visto che c'era solo lui, ho baciato lui pensando di baciare un altro. Non so lui che cos'ha pensato. Mi ha guardata intensamente, mi ha tolto una briciola che avevo sulla manica della giacca e mi ha detto: - Ma cosa fai? -. Io gli ho detto: - Ti amo - sempre pensando di dirlo a un altro. E lui mi ha detto: - Ascolta, io ho un negozio di frutta e verdura in via Carducci. Sono felicemente sposato con mia moglie che aspetta un bel bambino e non ho nessuna intenzione di tradirla... Te ne vuoi andare? - e mi ha fatto il segno con la mano come per dire "Smamma!". Io gli ho detto: - Scusi ma non mi accompagna a casa? -. E lui m'ha detto: - No! -. E io gli ho detto: - Va beh fa niente, ciao, ti telefono domani... -. Col tubo che gli telefono domani! (Musica e titoli di coda) 15^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ho deciso di non dire più a nessuno che voglio trovarmi un fidanzato e devo dire che da quando l'ho deciso, mi sento più libera, disinibita, più tranquilla e più produttiva. Uno non può fissarsi sulle cose, quando arriva arriva. Ad esempio c'è un mio amico che è nato a Bari, però ha sempre vissuto a Torino, io l'ho conosciuto a Milano perché faceva l'università lì, che poi lavorava in una compagnia teatrale ed è sempre in giro, è passato un giorno da Perugia, non aveva soldi ed è andato ad insegnare fonetica in una scuola per stranieri e lì ha conosciuto una ragazza cecoslovacca di mamma inglese e di papà belga che era sempre vissuto in Polonia. Oh! "Fricchete fracchete" si sono innamorati e si sono sposati. Questo per dire che quando è il momento è il momento. Così ho pensato "Forse dovrei muovermi di più". Sono andata alla stazione, ho preso un treno per Reggio Calabria e sono arrivata a Bologna. "Devo aver sbagliato treno" ho pensato. Niente, a Bologna sono andata al bar della stazione e ho visto un cartello con su scritto: "Specialista in simmetria del corpo". "Vai!" ho detto, "Questo è destino". Senza nemmeno telefonare sono andata a questo indirizzo: via della mascherella, 15. Ho suonato alla porta e mi ha aperto una signora "Vecchia". Mi ha visitata e mi ha detto che molte volte il mal di schiena dipende dalla chiusura della bocca. Poi mi ha chiesto se avevo tutti i denti. Io le ho detto di sì e lei mi ha detto: - E' per quello allora che non ha mal di schiena - e ha voluto centoventi mila lire. Io ho detto: - Guardi che ne ho soltanto centoquindici - e lei ha detto: - Va bene lo stesso me le dia tutte -. Io ho detto: - Cazzo! -. Niente, poi son tornata alla stazione, son salita sul treno e ho preso la multa perché non avevo il biglietto, han detto che me la mandano a casa. Poi avevo fame e un signore di Napoli mi ha offerto due biscotti, ma io non li ho accettati perché ho pensato "Oggi è una giornata così sfigata che magari sono avvelenati". Poi sono arrivata a casa e mi sono messa a letto. Io mi domando una cosa, ma che cavolo sono andata a fare a Bologna? Bologna... ogni tanto non mi capisco. (Musica e titoli di coda) 16^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Stendhal dice, perché io leggo eh, che "Non c'è niente di più interessante della passione: qui tutto è imprevisto e chi agisce può diventare la vittima". Io, come dice la mia amica Laura, sono molto passionale ma in questo periodo sono così amorfa che starei tutto il giorno seduta sulla tazza del cesso a pensare a niente. Così per reagire ho telefonato al mio vecchio professore di storia dell'arte che era un po' innamorato di me. Mi ha risposto la moglie e mi ha detto che il professore è scappato in Africa con una vecchia ottantenne tutta rugosa, mi ha detto, e che si sentiva molto sola e che se non avevo niente da fare mi avrebbe volentieri invitata a prendere una tazza di tè a casa sua per ricordare i bei tempi in cui suo marito era l'amante di tutte le studentesse e che aveva tanta nostalgia di me e della volta che ci aveva sorpreso nello studio del professore e che aveva capito benissimo che non stavamo facendo lezione perché aveva visto che io non avevo le mutande e che suo marito si nascondeva le gambe sotto alla scrivania perché era senza pantaloni. Io le ho detto: - Ma guardi che non era l'unica volta che ho avuto rapporti sessuali con suo marito, non si ricorda quel periodo che venivo sempre a casa vostra a fare le fotocopie che quando lei mi offriva il tè con i biscotti bucaneve io dicevo "Non ce l'ha dei savoiardi?"... Beh, sa che mentre lei andava a prenderli io e suo marito facevamo del petting, era fissato con quella parola, mi diceva "Mi fa impazzire fare del petting con te, altro che con quella boccalona di mia moglie" -. - Ah, che bei tempi signorina, ma quanti anni saranno passati? -. - Beh, facendo i conti mi ricordo che quando io stavo con suo marito lei era in cinta di Giuseppe, quindi sarà stato fra l'82 e l'83... A proposito come sta Giuseppe? Perché nell'87, quando sono stata a Parigi con suo marito, lei non lo sapeva, lui mi diceva che il Giuseppe aveva dei problemi e perdeva i capelli perché lei lo stressava, come sta adesso? -. - Eh che bei tempi signorina -. - E senta, ma sa che la professoressa di educazione fisica, quella che suo marito si faceva regolarmente durante gli scrutini, s'è sposata? -. - Eh, come passa il tempo signorina, sa che adesso è tutto diverso? Il professore s'è stufato delle studentesse e s'è messo con quella signora anziana che me l'ha portato via, i figli son cresciuti e io non ho più niente a cui pensare. Ma venga a trovarmi che mi fa piacere ricordare quelle belle preoccupazioni di una volta -. Io ci sono andata e mentre lei preparava il tè io ho fatto del petting con Giuseppe, non che mi piacesse perché era tutto calvo, però così per ridare un po' di allegria alla casa. (Musica e titoli di coda) 17^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Devo ammettere che sono proprio felice, veramente, penso sia un buon segno, quando esco con padre Giulio mi sento a mio agio, tranquilla, serena. Sarà quella tonaca nera e tutti quei bottoncini automatici che vanno a morire su quel collarino di plastica bianco. Ma forse sono felice perché è la prima volta che come dice Stendhal, perché io leggo eh, provo l'amore-vanità, e padre Giulio è di un vanitoso. Quando esce di sera con me al posto della tonaca nera se ne mette una fuxia con una fusciacca bianca alla vita ricamata d'oro, beh ieri sera avevamo appuntamento davanti all'oratorio e si era messo anche degli anelli e in testa una scodellina color porpora, carino, io per intonarmi a lui mi sono messa delle pantofoline turche con la punta all'insù e un kimono blu con dei draghetti incollati su d'oro... Che coppia eravamo. Sul taxi, perché lui si muove col taxi, abbiamo dovuto tenere metà di quel suo bastone alto alto che finisce con un ricciolo, fuori dal finestrino perché non c'era il porta-sci. E come ci guardava il taxista. Siamo arrivati in una villa di un suo amico che era vestito come lui, un imbarazzo. C'era una festa, e come mi presentava e a questo e a quello, erano tutti uomini, che bello. Poi mi sono ricordata che Stendhal dice che "Un uomo vanitoso desidera possedere una donna alla moda come si possiede un bel cavallo". Allora io cos'ho fatto? (Nitrisce), un nitrito che li ha lasciati di stucco. La cosa bella è che con padre Giulio non mi viene mai di pensare al sesso, con Livio invece, il mio ultimo fidanzato, al sesso ci pensavo sempre e non lo facevamo mai lo stesso ma perché Livio era omosessuale. Padre Giulio invece è raffinato, quando siamo entrati nel parco della villa... della villa, non so se mi spiego, non... Villetta, villa con parco! Non che me ne importi, ma era un parco vero con abeti, pini, gazebi... che non sono piante, son casette con dentro statue con vassoi di tartine e champagne, non vino e birra. Io non so cosa mi è preso, mi sono spogliata nuda e ho chiesto: - Dov'è la piscina? - e siccome non c'era, mi sono messa a ballare sul prato nuda il walzer con un amico di padre Giulio, e la musica la facevo io. Tutti ridevano e poi, presi dall'euforia, si sono messi a ballare fra di loro. Quando poi mi sono trovata a ballare con padre Giulio, gli ho detto una frase bellissima di Stendhal: - L'amore nell'alta società è amore da combattimento - (Ride) non so cosa voglia dire ma mi è venuta così. Lui si è fermato, mi ha guardata serissimo e mi ha baciata vicino a una statua, e io giuro che non ho pensato al sesso neanche un momento, forse perché oltre a essere un prete bacia malissimo... (Musica e titoli di coda) 18^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Sapete che ieri sera mi sono vista con padre Giulio per la seconda volta di seguito? Un trionfo, un record vai. Il problema è che quando esco con lui non so mai come vestirmi per adeguarmi a quelle sue tonache lunghe. Ne ha di tutti i colori, viola, fuxia, nere, porpora, poi ha un sacco di accessori, bastoni, anelli, catene d'oro con le croci, ma non croci piccole, no, crocioni pesanti, che se tu te lo dai in testa ti ammazza. Dopo varie indecisioni ho capito che il vestito più adatto era quello tipo fata turchina che ha usato mia nipote l'anno scorso a carnevale, la parrucca con le trecce azzurre mi sembrava eccessiva, ma la bacchetta magica con la stellina l'ho tenuta, stavo benissimo. Sotto, mentre lo aspettavo sul portone mi guardavano tutti. L'ho aspettato, l'ho aspettato due ore e poi lui non è venuto a prendermi, perché avevamo l'appuntamento in un altro posto non sotto al mio portone. Allora ho preso la mia bicicletta e sono andata all'oratorio dove lui mi aspettava da tre ore e gli ho detto: - Mi scusi il ritardo padre - e lui mi ha detto: - Mi scusi un catto - perché lui non dice mai cazzo. Poi siccome era una serata bellissima con il cielo terso terso, l'ho caricato sulla canna della mia bicicletta e l'ho portato all'aeroporto a veder decollare gli aerei, che bello. Io guardavo gli aerei e lui continuava a guardare me, allora io gli ho detto: - Ma cosa continua a guardare me padre, non sono mica un aereo -. E lui tutto tremante e impacciato mi ha detto: - A cosa stai pensando? -. - A niente son qua tranquilla a guardar gli aerei -. E lui: - Ma un po' ti piaccio? -. - Non lo so, guardi lì che begli aerei, stiamo tranquilli, si rilassi padre -. E lui: - Io ti amo e tu? -. Io gli ho detto di no e lui: - Ma neanche un pochino? -. - Oh Madonna padre! Scusi per la Madonna ma è un bell'insistente -. E lui mi ha preso la mano e ha incominciato ad accarezzarmi la testa. - Cià dai padre prendiam su la bicicletta e torniamo a casa - gli ho detto io - Perché ho bell'e capito che non è aria -. E l'ho lasciato lì davanti all'oratorio, poi son tornata a casa, ho bevuto una camomilla abbastanza buona, mi son messa a letto e mi sono addormentata. Ho, ma che serata del catto ho passato? (Musica e titoli di coda) 19^ puntata: (Laura) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Nietzsche dice, perché io leggo eh: "La donna non è ancora capace di amicizia: essa conosce solo l'amore...". Per me Nietzsche si sbaglia è per questo che preferisco Stendhal, perché anzi tra le donne quando scatta l'amicizia diventa molto più forte che tra gli uomini, perché scattano dei meccanismi di complicità, non si hanno inibizioni. Tra donne ci si racconta anche i particolari più intimi con la sicurezza poi che rimangano dei segreti, proprio per avere la possibilità di confrontarsi più a fondo, per crescere, c'è solidarietà. Gli uomini invece sono più inibiti, evitano di parlare di cose molto intime tra di loro, forse per paura di crescere. Io penso che l'amicizia fra donne sia fondamentale. Se non avessi avuto la mia amica Laura in certi periodi brutti della mia vita, non so dove sarei finita. Lei mi smitizza i problemi, mi consiglia, si cresce insieme. Laura in questi giorni frequenta un bellissimo ragazzo. Anche la settimana scorsa gliene gironzolavano alcuni intorno niente male. (Pausa. Poi pian piano salirà il dubbio per poi scoppiare in rabbia) Chissà dove li trova? Io ho fiducia in lei ma se scoprissi che ne approfitta della fiducia che le ho dato di farmi da segretaria che mi fissa gli appuntamenti con gli uomini e si tiene la "Crème" sbolognando a me, non per essere cattiva, ma dei casi che io mi domando "Ma vale davvero la pena di sbattersi in questo modo per trovarsi un uomo?". Ecco, se scoprissi questo, sarei contenta per lei perché le sono molto amica, però giuro che direi a tutti che Laura spende miliardi per la depilazione sotto il naso e sotto il mento che si chiama, Laura se mi ascolti: barba! E che non è peluria come dice lei: baffi e barba! E che non è vero che tutte le donne hanno la cellulite come dice lei e che è sexy, no! E' uno schifo e te lo dico. E che poi è inutile che mi dia tanti consigli, è inutile che mi dica "Si vive bene anche senza uomini" e venire a casa mia dicendo che non mi può aiutare a cucinare e... "Lavali tu i piatti tesoro", sdraiandoti sul divano perché è stanca morta "...Perché la signora non ha dormito?", perché è tutta la notte che glie ne dà, gliene dà, gliene dà, come dice tu. E non mi puoi venire a dire che ha un sacco di uomini perché non trova quello giusto: è perché si chiama essere un po' troie! E io te lo dico senza rancore, per aiutarla: Puttana, mignotta. Mignotta, puttana, troia... Capito Laura? Capisci questa lingua? (Musica e titoli di coda) 20^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Laura dice che secondo lei io sono una donna sado- passional-contorta e che devo cercare un uomo che mi faccia del male e con magari dei problemi sessuali irrisolti, tipo che voglia masturbarsi con me vicino ai cimiteri o meglio ancora vicino alle casse da morto così poi mi può scattare il meccanismo del senso di colpa. Allora io ieri ho preso le pagine gialle e ho telefonato a un'agenzia delle pompe funebri e ho detto che c'era da fare un trasporto urgente a Ostia perché mi era morta la balia di latte di cirrosi epatica che detto così era credibilissimo. Beh, mentre aspettavo mi sono vestita da lutto, mi sono messa delle calze autoreggenti fino al ginocchio nere, praticamente dei gambaletti, poi degli stivali carini di gomma neri per la pioggia e un grembiule che avevamo comprato alle elementari per regalarlo a Egidio il bidello che poi poverino non abbiamo più fatto a tempo a darglielo perché mentre suonava la campanella ha preso la scossa ed è morto sul colpo. Insomma quando hanno suonato al portone, ho guardato dalla finestra e ho visto un signore giovane con un bel carro funebre e mi sono turbata un po' e per mettermi a mio agio, sono andata ad aprire con due bei ceri accesi e una veletta nera sul viso. E lui mi ha detto: - Piacere, condoglianze, dov'è la morta? -. - Ma quale morta citrullone, non vede che l'ho chiamata per andare a masturbarci nel cimitero di Ostia?". E lui m'ha detto: - Ma porca miseria se me lo diceva prima passavo un momento dal magazzino a prendere i miei due scheletrini, uno finto e l'altro vero di un campanaro del seicento morto impiccato perché ha tagliato i capezzoli alla figlia del farmacista -. E io gli ho detto: - Va beh, ci possiamo andare adesso, no? Dov'è il magazzino? -. - Eh - fa lui - Non è lontano è dall'altra parte della città, ma mi casca proprio a pennello perché devo ritirare due bare dal tappezziere che ho portato a foderare -. Mi ha caricato sul carro funebre e si è avviato sgommando. Però subito dopo siamo rimasti imbottigliati in mezzo al traffico, allora gli ho detto: - Mettiamo su una bella musica? - E mentre ascoltavo Giovanotti, pensavo "Ma io adesso devo andare con questa qua a masturbarmi al cimitero con gli scheletri vicino alle tombe?", e invece di essere contenta mi è venuta un'angoscia, ma un'angoscia che gli ho detto: - Senta scusi, non me la sento più di attraversare la città, c'è troppo traffico, avrei piacere se potessi tipo sparire, le dispiace? -. E lui ha detto: - Ma me lo lascia almeno il numero di telefono? -. Io gli ho detto: - Come no? Ha da scrivere? -. E gli ho dato il numero di telefono di quella deficiente di Laura, che vada lei al cimitero con questo qui... Sta deficiente. (Musica e titoli di coda) 21^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Stendhal dice, perché io leggo eh, che "E' vera passione solo quella messa alla prova da lunghi tormenti, che i romanzi non potrebbero descrivere". Io in questo periodo più che passione ho tormenti, mi tormento dalla mattina alla sera anche se non sto leggendo nessun romanzo. Ieri per esempio ho trovato un topo grosso in casa, non che l'ho visto, ma ho sentito la sua presenza e ho trovato in mezzo alla sala tutte le mele mangiate a morsi, e il sapone di Marsiglia sbriciolato. Poi mi sono accorta che era sparito anche dell'oro e sul comò c'erano delle unghiate che facevano rabbrividire tanto erano profonde. Poi ho sentito dei cigolii nel garage, sono scesa e ho trovato tutta la macchina rigata con tutte le molle fuori dai sedili. Mi sono spaventata. Allora ho preso un bastone per difendermi che mi si è sbriciolato in mano. Così, istintivamente, sono corsa fuori sulla strada e ho gridato: - Aiuto! Aiutatemi! -. Per fortuna che è arrivata Lucia, la signora che mi viene in casa a stirare due giorni ogni tre mesi - Meno male - le ho detto. - Cosa c'è? Signorina, cosa fa qui in pigiama per la strada, sarà mica successo qualcosa? -. E dopo che le ho raccontato tutto si è messa a ridere e mi ha detto: - Ma cosa vuole che sia, tutti hanno un topo, sa che il mio è di un'intelligenza, non mangia mica gli avanzi nella pattumiera, un giorno l'ho trovato nel frigorifero che si beveva lo yogurt di mio figlio -. E io ho detto: - Ma veramente? -. - Eh sì eh, lei dove l'ha visto il suo? -. - No, no l'ho visto - le ho detto - Ho solo avvertito la sua presenza -. Poi siamo entrati e lei dopo che ha visto gli escrementi per terra ha detto che dovevo telefonare alla protezione animali perché non era una bella pupu. La protezioni animali mi ha chiesto se il topo era mio e io ho detto di no e mi hanno detto: - Guardi che noi non possiamo prenderlo perché ne abbiamo già tanti, se lo tenga lei, lo denunci e poi ci faccia sapere -. Allora sono andata alla questura a denunciarlo e mi hanno detto che se non ho i documenti delle vaccinazioni non me lo possono accettare e che comunque non è in questura che si denunciano i topi perché il poliziotto mi ha detto che anche lui ne ha uno e che bisogna denunciarlo alla USLL e di stare attenta all'olio perché il suo con la coda riesce a stappare la bottiglia e poi se lo beve e che a un suo collega ne è capitato uno permaloso che da quando gli hanno dato una scopata per buttarlo fuori di casa non riescono più a farlo uscire dall'ascensore. Io non sapevo che tutti avessero un topo... Ho Madonna, stasera devo uscire con Loris, cosa gli preparo al topo di veloce da mangiare? Non ha fatto neanche la spesa... Va beh, al limite lo portiamo con noi al ristorante, tanto Loris ha la macchina. (Musica e titoli di coda) 22^ puntata: (Versione "B") (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ieri mi sono veramente stufata di seguire i suggerimenti degli altri per trovarmi un fidanzato. Ma cosa vado a fidarmi di Stendhal e della mia amica Laura, sembran che abbiano capito chissà cosa, che poi stringi stringi Laura non è sposata e Stendhal non lo so, ma chi se ne frega! "E se provassi a fare di testa mia?" mi sono detta "Per esempio perché devo trovarlo io il fidanzato, potrebbe anche trovarmi lui no? Basta cambiare un po' l'ambiente" mi sono detta. Infatti sotto casa mia da un po' di tempo la sera ci sono un sacco di ragazze, sicuramente anche loro single, che si mettono lì tutte insieme a chiacchierare. E siccome sono stufa di vedere sempre Laura, Laura, Laura, ho preso su uno spumantino, dei bicchieri di carta e sono scesa da loro. Per rompere il ghiaccio ho detto: - Anche voi single, eh ragazze? -. E mentre stappavo la bottiglia una mi ha detto: - Cretina, mettiti più in là non vedi che qua ci sono io? -. Io le ho dato un bicchiere e mi sono allontanata poi ho capito che voleva scherzare perché s'è bevuta il bicchiere tutto d'un fiato, s'è tolta le mutande in un lampo e si è messa a rotearle sopra la testa facendo delle mossettine con l'anca come per dirmi "Diventiamo amiche?. Una simpatia. Allora io ho preso al volo le sue mutande, me le sono messe in testa e ho fatto finta di essere un indiano: - Huuiuuiuu -. Poi ho visto che una accendeva un fuoco, allora senza dir niente son salita di corsa in casa, ho preso delle salsicce che mi ha regalato la donna che mi viene in casa a stirare, sono ridiscesa e le ho messe sul fuoco ad arrostirle, un profumino, che bello. E poi è vero che quando si sta bene e si è positivi, sono gli uomini che ti vengono a cercare, difatti si è formata una fila di macchine con dentro tutti uomini e loro le mie amiche, una scioltezza, non c'era imbarazzo. Salivano sulle macchine facevano un giro e poi tornavano, poi salivano su di un'altra, un altro giro e tornavano di nuovo. C'era un via vai, insomma senza farlo apposta avevamo organizzato una festa. Da me è venuto un signore che mi ha detto: - Tu con le mutande in testa che giochini sai fare? -. Allora io gli ho offerto una salsiccia ben arrostita e gli ho detto: - Aspetta un attimo -. Son salita di corsa in casa a prendere il monopoli, poi volevo prendere anche il risiko e ho perso un po' di tempo a cercarlo e quando sono scesa lui era andato via. Allora sono andata da quella delle mutande, la più simpatica, che aveva iniziato con due ragazzi in macchina a fare con le dita un gioco tipo morra o bim bum bam, non ho capito bene. - Cinque! sei! - ho fatto io. E loro: - Facciamo settanta mila per tutt'e due, va bene? -. Insomma si son messi a parlare di soldi, io gli ho detto: - No grazie, di solito non gioco d'azzardo - e siccome lo so che quando si fa tardi gli uomini si mettono a giocare a soldi li ho salutati e me ne sono tornata a casa, va beh, tanto anch'io ero stanca. Mentre mi addormentavo ho capito una cosa, che per farsi trovare dagli uomini bisogna essere un pochino più allegre non come la mia amica Laura che parla, parla, parla... "Porca miseria, ma ho ancora le mutande in testa della mia amica! Va beh, le metto in un sacchetto e gliele ridarò domani". (Musica e titoli di coda) 23^ puntata: (Papà) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Io non so come faccia mio papà a sostenere che un bel rapporto sessuale completo crei solo problemi e che per il carattere che ho è meglio che stia lontano dagli uomini perché come dice lui "Guarda, son tutte grane quelle lì"... Allora c'ho pensato su la notte, poi gli ho telefonato e gli ho detto: - Spiegami cosa vuol dire "Son tutte grane"? -. E lui mi ha detto di guardare le mie sorelle. (Sale pian piano la voce tremula fino a scoppiare in pianto) "Papà, ma non ti rendi conto che se noi sorelle abbiamo tutti questi problemi la colpa è tua? E' sempre colpa del padre per le figlie femmine e della madre per i figli maschi e se mia sorella Angela si è fidanzata col filosofo Sartre, che poi dopo sei mesi mentre la violentava ha scoperto che non era lui e allora lo voleva cacciare e lui non ha voluto andarsene di casa perché non aveva un soldo ed è rimasto a vivere lì da voi controvoglia mentre la Angela è andata sul lago a Ginevra a imparare il francese, non è perché Angela come dici tu è vaga, la colpa è sempre del padre, cerca di capire dove hai sbagliato... Anche con me, cosa avete fatto tu e la mamma di traumatico che non mi ricordo? E alla Giovanna, l'altra tua figlia che è mia sorella, cosa le è venuto in mente di sposare il sosia di Gianni Rivera, pensando che fosse Sandro Mazzola? E a me che se non mi salvava il fratello piccolo di Gianni Morandi che poi non era lui, stavo per sposarmi con quello che assomigliava a Franco Zeffirelli che non mi piaceva neanche ma mi colpiva come parlava, va bene? Di chi è la colpa eh? Papà? Pensaci, pensaci perché non è un caso che tutte e tre le figlie abbiamo lo stesso problema. E' facile dire "Son tutte grane!" O dire "Ho tre figlie che danno i numeri!" ma prenditi le tue responsabilità, fa la meditazione trascendentale, fa qualcosa cazzo. Analizzati i sogni. Rivediti il rapporto con la mamma... Anche la mamma pensava che tu fossi Gregory Peck, lo sai o non te l'ha mai detto?". (Musica e titoli di coda) 24^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Stendhal dice, perché io leggo eh: "Donna appassionata che cercate di vedere se l'uomo vi ami di amore-passione, studiate l'infanzia del vostro amante". Allora io mi sono detta: "Perché trovare un amante che abbia avuto una bella infanzia che è difficilissimo, meglio trovare una bella infanzia per avere un bell'amante, no?". E non so perché mi è venuto in mente il Franchino, quel bambino mio vicino di casa con cui passavo delle meravigliose giornate sotto il tavolo della sala a convincerlo che tutti i bambini maschi avevano due pistolini e che lui, avendone solo uno, era sicuramente malato perché un pistolino serviva per fare la pipì e l'altro per fare i figli e che lui aveva solo quello per fare la pipì e quindi era malato. Lui piangeva e io gli dicevo: - Vedi? Tipico di quelli che hanno un pistolino solo piangere -. E poi gli dicevo di non parlare a nessuno di quel segreto, neanche a sua mamma che se lo avesse saputo gli avrebbe tagliato via anche quell'unico che aveva. Mentre pensavo a come si è creativi quando si è bambini ha suonato alla porta un signore con la cravatta e dei giornali sotto il braccio, apparentemente tranquillo se non avesse avuto gli occhi sbarrati, iniettati di sangue e in mano una specie di temperino grosso che sembrava un rasoio enorme tutto sporco di sangue e mi ha detto: - Ciao Maria Amelia, indovina chi sono? -. Io per smitizzare ho detto: - E chi sei il mostro di Scandicci sei? -. E lui: - No, peggio sono il Franchino -. (Pian piano si terrorizza fino al pianto) Io gli ho detto per fargli capire che l'avevo riconosciuto, non per offenderlo: "Quello da solo un pistolino?". Lui mi ha spostata dandomi uno spintone, dicendomi che era proprio di questo che voleva parlare. Ha chiuso la porta con un calcio e siccome era nervoso gli è scivolato il rasoio di mano e allora mi ha preso il collo con le mani e me lo stringeva forte, fortissimo e mi ha detto che soltanto ieri il suo psicanalista dopo diciotto anni di sedute è riuscito a convincerlo con prove documentate che non era vero che tutti gli uomini hanno due pistolini e che se non si era mai masturbato pensando di non avere quello giusto e che era per colpa di questa invenzione scema che qualche deficiente gli aveva fatto credere provocandogli un trauma quasi insuperabile. Poi si è messo a piangere urlando: - Solo adesso l'ho capito! Solo adesso l'ho capito! -. Allora io ne ho approfittato per snodargli le mani dal collo e gli ho detto: - Guarda Franchino che ti ha detto una palla lo psicanalista -. Lui mi ha guardata e io gli ho detto: - Davvero... Poi non vedi che stai piangendo? Tipico di quelli che hanno un pistolino solo piangere -. E lui: - Giuramelo -. E io: - Te lo giuro! -. Poi si è alzato e se n'è andato via sbattendo la porta, però mi sembrava molto più tranquillo di quando è arrivato. (Musica e titoli di coda) 25^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Stendhal dice, perché io leggo eh, che "Le fanciulle italiane, quando amano, si abbandonano completamente all'ispirazione della natura". Laura invece dice che più si trattan male gli uomini e più loro s'innamorano. Poi la signora che mi viene in casa a stirare due volte ogni tre mesi, dice che l'arma di seduzione più potente è quella di mostrare per prima cosa i propri difetti. E' un casino con questi uomini. Comunque ieri ero in macchina e mentre pensavo a queste tre teorie, sono passata in buona fede col rosso e ho dato un colpetto a un signore che proprio non ho visto, evidentemente perché aveva poca personalità. Non l'avessi mai fatto, ha fatto una scena tipica degli sfigati e io gli ho detto: - Guardi che non l'ho mica ammazzata? Le avrò solo rotto una gamba, ma non è neanche una di quelle fratture scomposte che bisogna operare e mettere dei chiodi, non me la metta giù dura, non mi faccia sentire in colpa e non faccia la vittima che non è aria, saran quaranta giorni di gesso al massimo, poi scusi ma non ho tempo e sono un po' nervosa perché devono venirmi le mestruazioni. Le lascio il numero della targa e si organizzi lei, se no non faccio a tempo ad andare a depilarmi che ho dei peli che sembrano degli arbusti. E guardi che vado a depilarmi non perché ho un fidanzato che mi vuole bella liscia, perché non ho uomini da un sacco di tempo, ma perché ho trovato una signora che fa la ceretta a pochissimo, perché sono anche tirchia e più risparmio e più godo. Godo molto di più a risparmiare che a fare l'amore perché sono un po' frigida. E poi la smetta di mettermi nel ruolo di quella che si deve per forza scusare e mettere in mostra i propri difetti, s'è guardato lei? Che ha una faccia di quello che non può bere il vino la sera perché le viene l'aria nella pancia e che quando deve cacciarla fa il colpo di tosse per non far sentire il rumore, sa come si chiama? Aerofagia, brutto difetto. E poi si vede benissimo che il suo divertimento più grosso è quello di andare a lavare la macchina e di rimanere dentro mentre passa sotto gli spazzoloni...-. E lui mi ha detto: - Ma come fa a saperlo? -. E io gli ho detto: - Perché piace anche a me - . E lui mi ha detto: - Ma anche lei soffre di aerofagia? -. E io gli ho detto: - Sì un po', ma non come lei perché io l'aria la faccio senza l'alibi del colpo di tosse, non ho paura del giudizio degli altri per il botto che faccio -. E lui ha detto: - Mi accompagna all'ospedale che non posso più vivere senza di lei? -. E io ho detto: - Ma poi quando le va a posto la gamba, mi sposa? -. E lui ha detto: - Vedremo ma penso di sì, però prima devo divorziare -. (Musica e titoli di coda) 26^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Come si cambia quando si è innamorati, io non ne sono ancora sicura però questa mattina mi sono svegliata, mi sono guardata allo specchio e mi sono vista dei capelli lunghi "Mi saranno cresciuti almeno di due spanne da ieri sera" ho pensato. Poi mi sono ricordata che erano due mesi che non mi guardavo allo specchio. Mentre mi guardavo negli occhi me li vedevo neri come al solito, ma grandi, me li ricordavo più piccoli. Anche il naso stava bene era proprio lì al punto giusto in mezzo alla faccia e sotto c'era la bocca e poi mi son guardata le mani: che belle, e poi i piedi. Io non vorrei dirlo per scaramanzia, ma sono abbastanza presa da quel signore che ho investito in macchina la settimana scorsa, l'aerofago, quello che ha l'aria nella pancia. Se mi avessero detto che mi sarei innamorata di uno con quel problema lì, non ci avrei creduto, e adesso se mi dicessero "Vuoi che guarisca da questo problema?" direi di no, mi piace tutto di lui e poi si è sbloccato con me, non fa più il colpo di tosse per nascondere il rumore di quando libera l'aria. Ho anche imparato a decifrare i suoi stati d'animo dai rumori dei botti che fa. Non abbiamo fatto l'amore perché ha ancora la gamba ingessata però a sentir la moglie deve farlo benissimo. Io non gliel'ho ancora detto che forse sono innamorata di lui, però vado tutti i giorni a trovarlo in ospedale con la scusa che l'ho investito io con la macchina. Lui mi sembra contento però io non voglio sbilanciarmi tanto. Oggi gli ho detto: - Spero che tu non esca mai mai dall'ospedale e se ti dovessero dimettere domani, ti spaccherei anche l'altra gamba per aver la scusa di venirti a trovare. Poi per non far vedere che un po' mi piace ho inventato che sono felicemente sposata, ho un amante e aspetto un bel bambino e poi l'ho baciato. Ieri invece non sono andata a trovarlo, però gli ho telefonato dicendogli che non potevo andare perché dovevo stare a casa con il mio adorato marito e lui mi ha detto: - Fa niente -. E io gli ho detto: - Se però insisti così, una scappata riesco a farla, tra un quarto d'ora sono lì! -. Poi mi è sembrato di essermi di nuovo sbilanciata e gli ho ritelefonato per dirgli di smetterla di telefonarmi e "Poi guarda che mio marito è geloso, non posso mica venirti a trovare tutti i giorni". Poi ho messo giù la cornetta, sono uscita di casa, e sono andata a trovarlo e lui mi ha detto che lo stordisco e che quando mi vede è contento e quando non mi vede è contento lo stesso. Poi ha fatto un colpo di tosse che solo io posso decifrare, voleva dirmi "Grazie che esisto". (Musica e titoli di coda) 27^ puntata: (Laura) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Ieri Laura mi ha detto che è stufa di farsi vomitare addosso da me, ha detto "Vomitare" proprio così: vomitare addosso da me tutti i miei problemi. Io le ho detto: - Intanto bada ai termini che usi, se avessi detto "Scaricare addosso" mi sarebbe pesato di meno, è una questione di sfumature sai che sono sensibile. Poi io non sono venuta da te per litigare ma per chiederti un favore se me lo vuoi fare, e non ho assolutamente intenzione di sentirmi aggredita e insultata. Non capisco poi cosa vuoi dire dicendo che penso di esistere solo io e di essere l'unica con i problemi e che quando parli non capisco quello che dici perché sono troppo concentrata su di me, sii più chiara, non usare mezzi termini, non ti capisco, cosa vuol dire che sono un po' stronza? Guarda non me lo dire neanche, non lo voglio sapere e non m'interessa neanche quello che pensi, figurati quello che dici, mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro. E non è vero che ti chiedo sempre piaceri anche se adesso ne avrei bisogno di uno, che dopo che l'hai messa giù così dura non mi sembra nemmeno più il caso di chiedertelo. E non faccio la vittima ma siccome io ho un sacco di veri problemi, non come i tuoi che sono solo di testa e che siccome tu puoi, a differenza di me che in questo periodo non ho più una lira anche se lavoro mentre tu non fai un cazzo tutto il giorno e riesci lo stesso a guadagnare non si sa come, e non sono dispersiva, non mi dire che sono dispersiva, dicevo che tu puoi a differenza di me, permetterti di andare da quel signore a cui scaricare, pardon vomitare addosso i tuoi problemi così lui ti analizza i sogni e ti fa risolvere i problemi e dopo tu lo devi anche pagare e dici che sei contenta perché ti serve un casino, a che cosa non so perché non sei per niente cambiata, però siccome non si sa mai, Laura volevo solo chiederti, per favore, se ti do dieci quindici mila lire, ti racconto un mio sogno, tu glielo racconteresti a questo signore, fingendo sia tuo che lui ti spiega cosa vuol dire e dopo che tu l'hai capito me lo spieghi poi con calma anche a me? Perché faccio dei sogni orrendi in questo periodo... -. (Musica e titoli di coda) 28^ puntata: (Dopo che lei si è fidanzata (?)) (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Io non capisco perché la mia amica Laura e anche il suo psicanalista che ormai mi conosce perché Laura gli racconta anche i miei problemi, dicono che io Livio, il mio ex fidanzato omosessuale, è meglio che non lo veda almeno per qualche tempo, lungo. Non perché lui è omosessuale o perché è antipatico, ma perché dicono che io covo ancora del rancore nei suoi confronti. Io non penso di covare del rancore, in fondo è passato tanto tempo, non sono più presa da lui . Sono fidanzatissima con quel signore che ho investito in macchina la settimana scorsa. Cosa mi può succedere? E così quando Livio mi ha chiesto ieri se volevo andare a mangiare al ristorante con lui e il suo fidanzato di Rimini che per me non è omosessuale, l'ho capito da come mi guarda, ho detto di sì e siamo stati benissimo. Livio raccontava del suo lavoro che non ha e io e il suo fidanzato di Rimini ci guardavamo senza ascoltarlo. Poi io ho ordinato delle ostriche, e non so cosa mi è preso, non lo faccio mai, ho iniziato, sempre non ascoltando Livio e guardando negli occhi il suo fidanzato, a, come dire: (Fa un rumore di risucchio) ciucciare le ostriche in modo un po' sensuale. Poi, siccome mi facevano male le scarpe, perché non sono abituata ai tacchi altissimi e ieri sera sbadatamente me li sono messi, mi son tolta le scarpe e ho appoggiato le gambe, perché fa bene alla circolazione tenere le gambe alte mi hanno detto, sulle ginocchia del fidanzato di Livio e gli ho chiesto: - Ti dispiace? -. Lui ha detto di no, "Anzi!" ha detto. Allora io ho iniziato a muovermi i piedi per sgranchirmi le dita e poi sono scivolata per terra e mi si è alzata la gonna che era già corta. Io le minigonne non le metto mai, ma ieri sera siccome mi sono vestita di fretta, l'ho messa con un body di pizzo trasparente che mi stava benissimo, me l'ha detto anche il fidanzato di Rimini di Livio mentre mi baciava e mi abbracciava nella toilette degli uomini del ristorante dove io ero entrata per sbaglio. Poi è entrato Livio, mi ha detto "Troia" e ha dato una sberla al suo fidanzato, poi l'ha preso per i capelli e si son messi a rotolare. Allora io ho chiamato il padrone del ristorante e gli ho detto: - Guardi che ci sono due omosessuali nel suo bagno che si stanno picchiando -. E me ne sono tornata a casa. Poi ho sentito che li hanno portati all'ospedale perché si sono tutti graffiati. Povero Livio, peccato che da quando mi ha lasciato non riesca più a trovare una sua dimensione. Io gli voglio davvero bene e mi piacerebbe tanto poterlo aiutare... (Musica e titoli di coda) 29^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Stamattina mi sono svegliata e mi sentivo così bene che ho detto: "Questa è proprio una bella giornata per andare a fare delle analisi mediche di controllo", tanto più che adesso che mi sono fidanzata, ma non completamente perché non abbiamo ancora avuto dei rapporti sessuali completi, però siccome ci piacciamo molto prima o poi succederà e così abbiamo deciso, per non correre rischi, di farci dei controlli accurati e generici. Siccome non avevo voglia di arrivare all'ospedale che è lontano da casa mia e c'era tanto traffico, ho pensato di andare prima alla scuola guida che hanno il medico interno, poi però, siccome lì vogliono che gli paghi il rinnovo della patente che mi hanno fatto e io non vorrei pagarglielo, sono andata in profumeria perché lì c'è una signora che analizza i capelli per decidere che shampoo consigliarti. Questa signora quando mi ha visto mi ha detto che più che preoccuparmi dei capelli dovrei preoccuparmi della circolazione che adesso mi funziona ma da un momento all'altro potrebbe non funzionarmi più provocandomi una ritenzione di liquidi che oltre a portarmi alla cellulite, potrebbe portarmi ad un accumulo di grasso e di zucchero nel sangue e anche se sono magra non vuol dir niente perché potrebbe venirmi un attacco diabetico da un momento all'altro che se non mi porto dietro l'insulina posso fare anche un bambino cieco, e che adesso: - "Non è in cinta" - m'ha detto - Ma siccome lei fuma, non avrà più polmoni. E poi cos'ha mangiato ieri? - mi ha chiesto. - Niente, della verdura cotta - ho detto io e lei: - Uh, tipico, con tutti quei pesticidi rischia che gli si gonfino le caviglie e le venga l'artrosi. Faccia vedere le mani? Ha avuto le convulsioni da piccola? -. Io le ho detto di sì e lei: - Si vede nella linea dell'amore - e io le ho detto: - Ma sa leggere la mano? Si vede che sono fidanzata? - e lei: - Più che fidanzata si vede la mancanza di calcio dai puntini bianchi sulle unghie - e mi ha dato uno shampoo verde per capelli secchi che ho pagato un casino dicendomi: - Lo sa vero che è completamente disidratata? -. Poi sono tornata a casa, ho telefonato al mio fidanzato e gli ho detto che pensavo di stare bene ma che sono andata in profumeria a fare le analisi e non mi hanno trovata per niente in forma. Lui mi ha detto di andare da un dottore serio. Allora ho pensato che ha ragione e che domani vado al supermercato che allo stand delle creme c'è una specialista che mi dà molto molto molto più fiducia della profumiera. (Musica e titoli di coda) 30^ puntata: (La musica di testa sfumerà fino al silenzio) MARIAMELIA - Non essendo io abituata a essere fidanzata, quando mi sveglio la mattina non capisco chi sono, e non è come dice Laura "Non capisci chi sei perché la sera bevi troppo vino con la scusa che vuoi brindare al tuo nuovo fidanzato che poi ti ubriachi, ti metti a piangere e dici che hai così paura che vorresti tradirlo e allora telefoni a tutti i tuoi ex fidanzati". "No, non è così cara Laura, è che quando uno è in una nuova situazione è un po' inesperto e non sa da dove cominciare". Ed è vero... Ad esempio molte volte per non essere troppo trasparente, gli racconto delle balle, quasi sempre, ma delle sciocchezze. Ieri gli ho detto per esempio che una volta a Trieste ho mangiato del pesce avariato, ho perso la memoria e non mi ricordo più se sono vergine. Lui mi ha detto: Io penso di no... -. E io gli ho detto: - Hum, penso anch'io -. E ci siamo baciati. E mentre lo baciavo ho pensato che magari lui potesse pensare che non baciavo bene e mi sono messa a piangere e quando lui mi ha chiesto cosa avevo, io gli ho detto: - Niente, mi hanno rubato il portafoglio -. E lui mi ha detto: - Quando? -. Io gli ho detto: - Ma saran stati due anni fa, ero andata a Venezia con una mia amica. Ma non me la prendo per i soldi, è per i documenti! -. Lui ha riso e siccome m'innervosisco quando lui non mi prende sul serio, per fargli cambiare umore gli ho chiesto di parlarmi di sua moglie. Lui dice che non l'ama più e che sono anni che è separato anche se non è divorziato, ma io sento che il giorno che l'ha sposata forse l'amava e allora (Piangendo) "Mi sento così piccola Laura, così insicura, mi viene un'angoscia, ma così forte che dico ma io stavo molto meglio da sola, cosa vuole da me questo assassino che dice che vuole sposarmi e magari vuole anche dei figli da me che io non so come educare e allora mi pianta con dieci figli da sola sul lastrico perché avrò smesso di lavorare per crescerli. Ma cosa ho fatto di male porca miseriaccia lurida, Laura... Ha proprio ragione il papà, gli uomini son solo grane! (Musica e titoli di coda) F I N E